COME HO IMPARATO A GESTIRMI CON PULIZIE E LAVORO VIVENDO DA SOLO

Iniziare a vivere da soli è sempre un grande passo, soprattutto se prima si era poco abituati all’abitudine di dover gestire da soli il carico di pulizie che c’è da fare in casa.

Certo, coniugare lavoro, pulizie domestiche e vita familiare non è sempre semplice e, nel mio caso, all’inizio è stato davvero traumatico! Ci sono alcuni consigli che, tuttavia, mi sento di darti per imparare a gestirti con pulizie e lavoro vivendo da solo.

Prendi carta e penna e… preparati a prendere alcuni appunti!

Capire le attività non rimandabili

Nella gestione di una casa e delle sue pulizie c’è sicuramente un ordine di attività da rispettare o potremmo avere dei seri problemi di gestione! Così, la prima cosa da fare è capire quali sono le attività non rimandabili e quelle che, invece, possono essere posticipate e inserite in un calendario di attività domestiche.

Per capire meglio, proverò a farti un esempio pratico: lavare i piatti sporchi non è un’attività rimandabile in quanto questi non possono certo esser lasciati nel lavello per giorni senza essere puliti! Si tratta, quindi, di una di quelle attività da svolgere subito.

Fare una lavatrice e stendere i vestiti (a meno che tu non sia a corto di vestiti) è invece un’attività che può essere rimandata (anzi, a volte farlo è necessario per questioni climatiche) e, quindi, sfruttata al meglio.

Non rimandare tutto al weekend

Una delle prime cose che si tendono a fare quando si va a vivere da soli è posticipare tutte le pulizie di casa al weekend: in tal modo, nel corso di tutta la settimana si pensa al lavoro, per poi impiegare il weekend per la gestione domestica.

Si tratta di una soluzione che non ti consiglio affatto! In questo modo, infatti, rischi di andare in sovraccarico: il risultato è che non solo finirai per stressarti nel weekend, che dovrebbero essere i giorni dedicati al riposo e al divertimento, ma che non riuscirai nemmeno a fare tutto quello che ti eri proposto.

Creare un calendario delle attività

Dopo aver capito i primi due punti che ci siamo dati, occorre passare a un piano operativo: creare un calendario delle attività domestiche.

L’ideale è iniziare dandosi un prospetto settimanale delle attività che vanno svolte. Nel mio caso, ad esempio, ho scelto di dedicarmi alle lavatrici il martedì perché so che, quel giorno, torno prima da lavoro e poi tendo a non uscire per tutto il pomeriggio e tutta la sera.

Invece, dedico il giovedì alla pulizia dei bagni e il venerdì a quella delle camere da letto. Ovviamente, come dicevo in apertura, nel mio piano settimanale includo le attività rimandabili, mentre svolgo sempre subito quelle non posticipabili.

Nei weekend, invece, mi dedico per lo più alle attività di riordino di armadi, credenze o del guardaroba.

Darsi dei limiti

Prendersi cura della propria casa significa far sì che il proprio ambiente domestico diventi un luogo accogliente per sé e per chi si ama. Non sempre, però, nonostante il sapersi organizzare, è sempre possibile fare tutto in modo attento e scrupoloso.

Così, è necessario darsi dei limiti: se abbiamo programmato di lavare i mobili della cucina in un paio di ore, ma notiamo che le lancette dell’orologio scivolano via, non bisogna proseguire a oltranza.

Importante è riuscire a darsi dei limiti, ma anche capire quando si può avere la necessità di un aiuto esterno, soprattutto se abbiamo a che fare con case grandi o abbiamo troppe cose da fare che risultano impossibili da gestire da soli.

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