I TRASFORMABILI: PER I NUOVI MODI DI VIVERE

Non sono solo per chi ha problemi di spazi ridotti, ma anche per chi vuole avere poche suppellettili e semplificarsi la vita, gli arredi trasformabili, presenti da sempre nei cataloghi delle aziende, ora hanno un design e una qualità ricercati, unitamente a un’attenta ricerca sui materiali.

Quando si parla di ‘arredi trasformabili’, la mente va subito a spazi piccoli che devono essere ‘moltiplicati’ per ospitare tutto con la capacità camaleontica di mutare il loro aspetto e la loro funzionalità nei diversi momenti della giornata.

Ma non sempre è così. Ci sono arredi che possono assolvere a più funzioni senza dovere cambiare le proprie sembianze, o solo in parte.

Camaleontico

Un esempio è Bordone, disegnato da AngelettiRuzza Design per MyHome Collection, il letto dalle linee arrotondate, che diventa luogo di lavoro, di gioco, di relax, di convivialità, di riposo, creando scene di vita differenti, in base agli attori che ospita. I progettisti raccontano come è nata questa idea:

ci siamo soffermati sulle testate, a studiarle in modo attento perché spesso, sul letto si guarda la televisione, si legge, si chiacchiera, si lavora e lo abbiamo immaginato per poter essere vissuto durante tutto l’arco della giornata. Il divano e il letto sono il fulcro della casa, ma sono oggetti statici: abbiamo capito che cambiando le esigenze di vita, anche gli oggetti devono rispondere a questi cambiamenti e quindi, grazie alle due testate mobili, ai piani a ribalta in legno di frassino, il letto Bordone si scompone e si ricompone sulla base circolare, assumendo pose sempre diverse.

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Molteplici composizioni

Anche La lampada Thalea di FontanaArte, su disegno di Francesco Librizzi e Paolo Rizzato, permette di creare diverse composizioni.

Grazie a un giunto, la serie di paralumi che forma la lampada, possono essere composti in diverse configurazioni; dalla forma conica con una leggera bombatura che ne addolcisce la silhouette, sono realizzati in alluminio nero e in vetro borosilicato colorato nei toni caldi e freddi combinati tra loro per creare atmosfere e mood differenti e sono disponibili in varie dimensioni e ampiezze.

Due le sorgenti luminose: una lineare che diffonde la luce ambientale attraverso i vetri colorati e uno spot per illuminare direttamente le superfici.

Dolci sonni, in compagnia di Ipno

La poltrona disegnata da Finemateria per Campeggi diventa un comodo materassino rivestito da una calda e morbida trapunta per sonni profondi. Non per niente il suo nome, Ipno, è quello di un personaggio mitologico, che rappresenta il dio del sonno e il figlio della notte. In versione poltrona, permette un relax totale, grazie alla sua forma.

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Ospite a sorpresa? Nessun problema!

Ed ecco un letto per l’ospite giunto di sorpresa! È Underdog, disegnato da Lorenzo Damiani per Campeggi. Ripiegato in una valigia con ruote, dotata di un cavalletto da bicicletta che evoca ricordi d’infanzia, amicizia e spensieratezza, in un attimo diventa un comodo letto con meccanismo con cinghie elastiche a vista e ruote sovradimensionate.

Un progetto rieditato

La poltrona Galeotta di Zanotta, disegnata nel 1968 da Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi, ora, in collaborazione con il designer Paolo Lomazzi, è stata rieditata per entrare nel catalogo dell’azienda, con materiali e dimensioni rivisti, rispetto al progetto originale. Galeotta di apre, si allunga, non ha né struttura di sostegno, né meccanismi interni, è sfoderabile e come fin dall’idea di De Pas, D’Urbino e Lomazzi, rivoluziona il concetto di poltrona tradizionale, introducendo modi differenti di stare seduti e vivere la casa.

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