IL BIG BANG DELLA MODA DI OGGI: 1997 L’ANNO CHE CAMBIò IL MONDO DALLE PASSERELLE

Lo hanno definito lo spartiacque dello stile. Inteso come cambiamento, approccio diverso nel modo di essere e quindi di vestirsi. L’anno 1997. Secondo gli storici del costume un vero Bing Bang della moda. Accaduto nemmeno 30 anni fa. Eppure oggi, nel 2023 sembra, come s’usa dire, un «secolo fa». A quel turning point del modo di essere e di vestirsi, all’anno simbolo degli anni Novanta e colpo di gran cassa per segnare l’inizio della moda contemporanea, Parigi e il suo illustre Palais Galliera hanno deciso di dedicare una mostra dal titolo «1997 Big-Bang de la mode» , aperta sino al 16 luglio 2023 (palaisgalliera.paris.fr).

Christian Dior 1997 by GallianoL’esposizione permette di vivere o rivivere gli eventi più significativi che hanno segnato il 1997 anno «esplosivo», consacrazione della moda degli anni ‘90 ma anche cerniera verso il nuovo millennio. Nel 1997 ha luogo un frenetico susseguirsi di collezioni e sfilate. Appuntamenti, inaugurazioni ed eventi che disegnano lo scacchiere della moda come la conosciamo oggi. Tanto da considerare la data come il lancio in orbita della moda del XXI secolo.

Il momento in sui sulle passerelle internazionali appaiono collezioni concettuali come quelle dai corpi distorti di Comme des Garçons con «Body Meets Dress, Dress Meets Body», gli abiti concettualizzati da Martin Margiela con i capi di «Stockman». Ma anche i canoni della bellezza maschile ridefiniti di Raf Simons con la collezione «Black Palms». Vogue edizione francese definisce la stagione haute couture primavera-estate 1997, il «Big Bang di cui Parigi aveva bisogno per riconquistare il suo posto capitale internazionale della moda, in un momento di crisi economica e forte concorrenza globale».

Baguette Fendi 1997

Si tratta di un periodo quello legato al 1997 che vede l’ingresso nell’haute couture di grandi stilisti debuttanti negli anni Ottanta: Jean Paul Gaultier e Thierry Mugler. Contemporaneamente una nuova generazione di designer inglesi entrano come creativi in storiche Maison francesi: Alexander McQueen da Givenchy e John Galliano da Christian Dior. Prende sempre più corpo il fenomeno della globalizzazione anticipando ciò che accadrà nel 2000 e 2010.

Nomi che oggi definiscono il corso della moda contemporanea, all’epoca sono ancora giovani direttori artistici al debutto soli o come creativi di importanti griffe, sono: Hedi Slimane, Stella McCartney, Nicolas Ghesquière e Olivier Theyskens.

Dai magazine patinati ai quotidiani nelle pagine di cronaca danno sempre più spazio e voce al mondo della moda e ai suoi eventi. A volte anche tragici. Se a Parigi si apre il concept store Colette, divenuto epicentro della moda e per 20 anni un riferimento nel mondo per poi chiudere nel 2017 le sue storiche vetrine, a Miami ha luogo la tragica scomparsa di Gianni Versace. Un percorso e una narrazione che si avvale esposti di oltre una cinquantina di capi dell’archivio storico del Galliera, ma anche prestiti importanti da altri musei, griffe e collezionisti internazionali.

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