SALONE DEL MOBILE, CINQUE SENSAZIONI A PRIMO IMPATTO (TRA MERCATI E TENDENZE)

L’impatto con l’edizione 62 del Salone è una sensazione di forza tranquilla. Il primo giro tra gli stand restituisce cinque impressioni di pancia, tra tendenze e mercati. Tutte da verificare durante questa settimana.

Ordine, velocità di passo, niente caos. In metropolitana e sui treni in arrivo folla, ma ordinata. Ai tornelli, passaggio rapido. Meno di cinque minuti di attesa ai controlli. Guardando dall’entrata Ovest, quella della metro, corso Italia, il camminamento che divide le due file di Padiglioni, già dalle 9,30, un’ora dopo l’apertura dei tornelli, si notava un fiume di persone. Senza calca. Asiatici, asiatici e ancora asiatici. Prevalenza cinesi, ma anche indiani.

Qui bisogna distinguere tra i Padiglioni grandi firme e quelli ordinari. Al 22, dove espongono le novità i grandi marchi del design, le file e gli accessi limitati non sono infrequenti. Molteni, il primo subito dopo la porta d’accesso, ha la fila che fa il mezzo giro dello stand big size. Folla anche da Kartell. Nei Padiglioni ordinari, niente code, ma uffici per le trattative occupati. Buon segno. Bagno e cucina, dove le grandi firme sono mischiate agli altri espositori, afflusso buono.

La tendenza degli stand, e anche dei prodotti esposti, è colore chiaro. Tranne qualcuno che è ancora dark, Edra per esempio, dominano le nuance chiare. C’è il blu ma nelle tonalità che virano al turche, ci sono i verdi chiari. Vittorio Alpi, produttore di pannelli di design, racconta di aver ricevuto solo ordini per colorazioni delicate. La spiegazione che dà è molto disarmante: è finito il ciclo del mobile scuro, si torna al chiaro. Come nella moda: dopo i pantloni stretti tornano di moda quelli larghi e viceversa. Molto scura, con tanto di dark room, è l’installazione di David Lynch

Il tema degli stand e dei prodotti è la sostenibilità. Questo sì un flusso inarrestabile. Negli stand dei mobili molto frequenti gli allestimenti con piante e a motivo floreale. Nel Padiglione del bagno, la fa da padrone l’acqua e il tema del risparmio idrico. L’installazione di Emiliano Ponzi, al centro del Padiglione 10, Under the Surface, racconta un’isola sommersa e l’impatto ambientale delle nostre pratiche quotidiane. Tutto intorno, negli stand, rubinetteria e sciacquoni a risparmio idrico.

Altro grande tema trasversale, visibile ovunque è la tecnologia. Superfici touch, cucine a risparmio energetico, materiali non impattanti per i prodotti di design. Riciclo e uso intelligente del legno e delle foreste. Franco Caimi, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, spiega le tendenze attraverso due suoi prodotti. Un nuovo materiale, brevettato, utilizzabile come antincendio. Una tecnologia per purificare l’aria da schermi e batte. L’intelligenza artificiale, presente un po’ ovunque, Caimi la utilizza per la progettazione tecnica non per il design.

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